04 giugno, 2008

pioggiaenebbia

Saperti non più accanto, mi ha fatto percepire in maniera acuta quanto tu sia stato importante in questi anni. L'aver accettato questo lavoro senza alcuna esperienza precedente è stato un po' da incosciente, bisogna ammetterlo; d'altra parte questa componente un po' folle è un aspetto fondamentale del mio carattere. Proprio per questo motivo non posso che considerarmi fortunata per averti avuto vicino. Sarai anche un po’ orso,un po’ troppo rude, lapidariamente….sincero,verissimo! ma è indubbio che tu sia una tra le persone più disponibili che abbia mai conosciuto.
Mi hai sempre sostenuto moralmente, incoraggiata ad andare avanti, consigliata su come comportarmi con i colleghi, aiutata materialmente con tutte le pratiche burocratiche lavorative e personali senza mai un minimo accenno di insofferenza. Mi bastava un sms, una mail, una telefonata ed eccoti al mio fianco. Ciò mi ha permesso di essere sempre tranquilla in questo lavoro e di acquistare, gradualmente, sempre più sicurezza.
Oggi,non dico di essere, ormai, un'esperta, non riuscirò mai a definirmi tale in niente (altro lato negativo del mio carattere: sminuirsi sempre), ma sicuramente mi riesco a muovere con più sicurezza.
E che dire del tuo aiuto con il computer?
Mi hai praticamente 'obbligata' a buttami in un mondo totalmente sconosciuto. Sarebbe stato la stessa cosa se mi avessi detto ' da domani devi scrivere i documenti in sanscrito'... o forse, sarei stata meno preoccupata… in fondo la grammatica ed il dizionario sarebbero stati in italiano!
Ma ti ricordi come ti tempestavo di telefonate all'inizio? sms che trasudavano puro panico e finchè non ricevevo un tuo segno di vita avevo il cuore a mille per il timore di aver cancellato, distrutto, annientato tutto il lavoro fatto....non che adesso non mi vengano ancora questi attacchi, ma sicuramente sono molto più rari.
Però, così, mi hai permesso anche di scoprire la magia del computer: un foglio bianco dove poter fissare tutto quello che ho nella testa. E' tornata la magia del diario segreto che avevo da ragazzina, ma questa volta per fissare le emozioni, i pensieri, le storie che affollano la mia mente.
A volte penso che se dovessi aprire la mia mente, come da un vaso ne uscirebbe un vento carico di immagini; ed ogni immagine è un sogno, una storia che elaboro.
Ti ricordi le prime mail che ti mandavo? l'immagine che si creava nella mia mente guardando il fiume avvolto nella nebbia di prima mattina, oppure quello che 'vedevo' ascoltando brani di misica: il Libertango di Piazzolla con i desaparecidos ed i loro voli della morte; La Moldava di Smetana la strada sterrata, percorsa da stanchi contadini, che si snoda tra i campi di grano infiniti della Russia e sullo sfondo il fiume sinuoso che scorre placido; la passione allo stato più alto con il Bolero di Ravèl?
E' stato fantastico poter scoprire che riuscivo facilmente a fissare sullo schermo le immagini della mia mente, così come trovare qualcuno che le capisse, che non mi guardasse stralunato e che, anzi, mi incitasse a scrivere.
Mi hai spinta a crearmi un Blog...'.io, mettere le mie emozioni in pasto al pubblico????? No! non ci penso nemmeno'........eppure, la curiosità, la voglia un po' folle di mettersi in gioco mi incuriosiva...ed allora, via ancora al mio lato folle.
Ed adesso ho scoperto messenger, sempre sotto la tua guida paziente e discreta.
Ne ho fatti di passi con il tuo aiuto, vero?
adesso scarico film e musica, veleggio sul web con discreta competenza, le telefonate di aiuto non sono più così frequenti, vero? certo mi manca tanto la teoria, spesso mi rendo conto che la gente che conosce bene il computer usa un linguaggio a me sconosciuto e la cosa mi irrita intensamente, ma così è la vita. Così come mi accorgo che se è un po' di tempo che non uso una determinata procedura....non mi ricordo più come si fa, ed anche se vado a consultare gli appunti che mi hai dettato, e che erano chiarissimi al momento, risultano….. un'incognita.
Prima non mi sono mai preoccupata perchè sapevo che ci saremmo visti, che ci saremmo chiusi in ufficio con pc, foglio di carta e penna e che tu mi avresti chiarito tutto con la tua solita pazienza inclinando ogni tanto, leggermente la testa di lato come per assimilare bene la frustrazione di un mio sfogo.
In quei momenti, mi sentivo totalmente al centro della tua attenzione, come se non esistesse nulla di più importante che ascoltare i miei dubbi per risolverli e pensavo che tutto sarebbe continuato così, con le mie buste sul tavolo del tuo ufficio per sdebitarmi ed i tuoi brontolii di sottofondo.
Ma la vita segue le sue strade e non necessariamente sono quelle che noi vorremmo.
Poco più di un mese è passato da quel nostro incontro al faro che preannunciava un cambiamento, ricordi? Quella sera la mia componente sognatrice avrebbe preso volentieri a pugni il tuo essere mostruosamente pratico e razionale, solo che poi..passata la tempesta……non ho potuto far altro che concordare con te.
Così un altro lavoro, altra gente, altre esperienze, ma più consapevolezza, più conoscenze e la sicurezza che basta una mail, un sms, un trillo di telefono………..
Grazie davvero di tutto.

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